accompagnarsi in chiacchiere
felice con un ricordo
In genere un ricordo è emozione. Un sorriso è emozione. Un abbraccio è emozione. Ed è sicuramente emozione anche quanto in queste manifestazioni-ricordo; sorrisi ed abbracci si fondono nel ricordare la vita di un tempo, quando forse (visto che è una nostra idea ma, non eravamo presenti) tutto scorreva con più serenità.
ricordo da bambino
TV121050, non è quella della foto, ma quella che per 10 anni è stato il mezzo di locomozione della mia famiglia. La prima autovettura: come per tanti italiani, una 500. La mitica 500! A vederla, in quell'azzurrino pallido che quasi sembra trasparente, non possono non tornarmi in mente i viaggi di bambino ed in particolare alcune immagini a me care. Un augurio a tutti, che ci siano sempre tante occasioni per ricordare ... le cose belle!
figurante
incontro
ricordo di un piccolo mito
quota 500: giusto ricordare un bel passato
Ebbene si, sembra che il passaggio al digitale sia per me oramai quasi definitivo. Sottolineare il QUASI è obbligatorio perchè comunque rimarranno in mio possesso alcune fotocamere che hanno fatto la storia della fotografia e non mancherò di usarle seppur con moderata occasionalità e con un atteggiamento simile a quello di chi viaggia con auto storiche per la strada ed ai raduni specifici. Non rimpiango il passato, non fa parte del mio carattere, tendo piuttosto a dimenticarlo piuttosto velocemente; tuttavia sento che è un passaggio importante, epocale almeno per la fotografia e che stà introducendo oltre che gli inevitabili vantaggi e svantaggi soprattutto un nuovo modo di FARE fotografia; un nuovo modo che a mio avviso non si è ancora delineato ma non tarderà ad evidenziarsi. Da parte mia, il passaggio si sta completando con la complicità delle passate vacanze natalizie, quando ho ritenuto necessario ripassare tutte le immagini in diapositiva da me scattate fino ad oggi (lavoro improbo che non ho ancora terminato) per rinnovarne la catalogazione ed eliminare immagini diventate insignificanti con il tempo o solamente ridondanti. Sono felice di recupera spazio negli armadi, ma ancora di più di aver rivisto immagini che mi hanno risvegliato ricordi, emozioni e sentimenti mai sopiti ma che forse ormai vivevo con superficialità. Sono preoccupato però non lo nascondo, per i miei hard-disk e supporti ottici, futuro ed anonimo supporto per archiviare le immagini fatte in questi ultimi anni e che farò in futuro: già comincio ad essere timoroso per la conservazione ... vedo questo futuro con un certo timore.
vecchio trattore quanto tempo ...
ricordi ... ni
cartolina da casa: Villa Brandolini
il rodolet di pasquetta
A pasquetta, nel Quartier del Piave, ma anche in zone limitrofe dove è chiamato con nomi diversi, si usa giocare al RODOLET. Si tratta di realizzare una piattaforma a forma di grande cucchiaio dove principalmente i bambini (ma un tempo spesso più gli adulti) giocano con le uova sode. La piattaforma è realizzata con creta e/o argilla e sabbia e si usa un coppo rovesciato (almeno nella originale tradizione) per realizzare l'incavo della partenza). Il gioco consiste nel lanciare un giocatore alla volta, un uovo sodo nella piattaforma per cercare di colpire il maggior numero di uova possibile per conquistarle. La uova per poter giocare devono essere integre o almeno non troppo ammaccate (quelle rovinate troppo si dovrebbero mangiare) e colorate facendole bollire con sostanza naturali (la camomilla per colorarle tinta oro, il prezzemolo per il verde e le cipolle per il rosso). Vince colui che si aggiudica più uova.