La primavera è soprattutto attesa… attesa di vita.
Piante ed animali, è evidente, non si nascondono alla vita.
Certo lottano e faticano.
I battiti del cuore hanno a volte un prezzo molto alto, ma segnano il tempo.
Come un metronomo dettano l’Adagio, l’Andante, l’Allegro o l’Allegretto, il Presto ed il Prestissimo come pure il Grave o il Moderato.
A noi restano l’interpretazione e l’espressione da dare a questi “battiti” per proporci, oggi… magari migliori di ieri: maturati.
E’ il ritmo delle stagioni.
E’ il teatro della Vita che si rinnova rimanendo sempre uguale a sé stessa, che non cambia mai… cambiano solo gli attori lasciando la traccia della loro personale recitazione.
E allora avanti: oggi come ieri e domani come… chissà!
E’ primavera.
Una semplice riflessione per proporre qualche immagine dei miei “soliti” soggetti con lo sguardo “nuovo” di questa attuale primavera.
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hide for protection
Al mattino le farfalle sono basse, fra l’erba, aspettano che le loro ali si asciughino, si nascondono… in attesa.
Ci si nasconde per
non essere trovati, per non essere visti… o forse per essere cercati.
per avere del tempo da stare con sé stessi, per comprendersi.
perché serve tempo affinché le ferite guariscano.
perché ci mancano le parole, e il silenzio è un ottimo amico.
perché tutti abbiamo un dolore segreto, da accudire.
perché abbiamo dimenticato la forza di un abbraccio amico.
per proteggersi da cose che non sappiamo affrontare.
per recuperare le forze, per trovare nuove ragioni, per rinascere.
per prendere coscienza, col tempo che serve, di quello che abbiamo intorno.
per i ricordi, perché quando siamo soli, tornano, come ascoltando una canzone.
… ma arriva il momento, con pazienza ma arriva: si aprono le ali, e ci si alza in volo.
Al mattino le farfalle stanno nascoste, sono come i pensieri: aspettano di essere pronti per spiccare il volo.
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have an year full of tenderness
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As a light in the way
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It's still cold @ Palù
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is still springtime ... #3
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in the middle of the path
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a view of nature #2
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evolution #2
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ready for the shot
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sleeping on the Iris
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Iris Sibirica
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piccolo di Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus) #3
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piccolo di Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus) #2
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piccolo di Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus)
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merlo acquaiolo
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corso e percorso #2
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corso e percorso
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Gray seals: snowing on mother and pup
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Parnassius apollo
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trio
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s'erge solitaria e fiera
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Crocus Colors #4
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Hepatica Nobilis
L'Hepatica nobilis (in volgare erba trinità o anemone epatica) è una graziosa piantina perenne rizomatosa alta dai 5 ai 15 cm, con foglie trilobate e carnose dalla sottopagina viola e corolle a 6-8 petali ellittici di color lilla variabile verso il rosa e persino verso il bianco.
Il periodo di fioritura è assai breve, una settimana tra marzo e maggio, a seconda delle stazioni che possono andare dai 300 ai 1500 metri s.l.m..
Predilige ricchi suoli calcarei, anche se la specie non è considerata calcicola, infatti cresce anche su suoli moderatamente acidi; studi effettuati in Svezia hanno valutato una soglia di tolleranza all'acidità pari ad un pH 4, sotto il quale la specie non è presente. Tollera molto bene l'ombra (Valore di Ellenberg per la luce uguale a 4), ma soprattutto in nord Europa è frequente anche in boschi semiaperti e prati alberati, mentre nell'Appennino centrale si riscontra nei boschi di quercia e faggio. Il rizoma di 'Hepatica nobilis' è dotato di una lenta crescita clonale (circa 0,5cm/anno) e le parti più vecchie muoiono progressivamente dopo 5-20 anni.
fonte: Wikipedia
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my set of Helleborus
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colors ... by Helleborus Niger
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in volo
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eppur si muove ...
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un funghetto ...
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Helianthus tuberosum: confusione
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nebbia #2
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riposo ristoratore
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raganella #2
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gamberi di fiume
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drosera
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rasoterra
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Cyclamen purpurascens #3
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trasformazione ... riuscita!
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trasformazione ...
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Geranium robertianum
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Aquilegia scura (Aquilegia atrata)
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mughetto (Convallaria majalis)
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... che forza le mamme!
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... diventare una famiglia
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una coppia in attesa di ...
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... e invece sono una coppia
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... sembra solo
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arriva lo svasso
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la vita vince sempre: buona Pasqua!
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Anemone epatica (Hepatica Nobilis)
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pulsatilla montana #3
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pulsatilla montana #2
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pulsatilla montana
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il tramonto dell'elleboro
Colpisce ritornare nel bosco e trovare un cambiamento così forte ... il colore bianco del fiore di Elleboro Nero (e già nel nome si intravede una distonia) si è trasformato come per magia in un viola caldo.
La trasformazione è graduale ma decisa e il colore che si trova nello stesso fiore non è mail lo stesso.
Ed ecco la simbologia del tramonto citata nel titolo: il fiore poco dopo aver assunto questo colore così forse termina la sua fioritura e pian piano passa al suo successivo stadio evolutivo ... ed anche per questo, almeno per il 2008 non credo pubblicherò ulteriori immagini di questo simpatico e precoce fiore.
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42 braccia tese
... sembrano proprio candeline :)
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colori nel bosco
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elleboro nero in controluce #2
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elleboro nero in controluce
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ricordo di un mattino ... fresco!
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con chi sei arrabbiato?
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si, è freddo!
Un incontro simpatico.
Durante la visita ad una riserva della Forestale con un amico, questo piccolo capriolo in libertà si aggirava attorno ai recinti degli animali in protezione alla ricerca forse di cibo o probabilmente di compagnia.
Ovviamente si manteneva ad una cauta distanza, però non sembrava particolarmente intimorito; mostrava una certa confidenza forse preoccupato più del freddo che della nostra presenza.
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Regulus regulus: my favorite shot
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Regulus regulus: different points of view
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Regulus regulus
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geometria sparsa
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fiori in autunno
Rimangono ormai pochi fiori lungo le strade in autunno, e in gran misura sono quelli coltivati o mantenuti vicino alle abitazioni.
Tuttavia, sfruttando qualche bella ragnatela ben posizionata è possibile immaginare molto arricchita la saltuaria presenza di qualche fiorellino.
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collana naturale
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sottobosco
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fuga nella nebbia
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reciproco avvistamento #2
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reciproco avvistamento
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fiore di cardo
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rimasugli estivi
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solitario
Solo.
Nel sottobosco del Cansiglio quasi a segnale di chi si avventura in esso: lasciate ogni speranza o voi che entrate ... a cercar funghi.
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colours
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solitario
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trio familiare
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che fame!
Gruccioni (Merops apiaster)
Strettamente gregario, si posa sui rami o sui fili. Si nutre di insetti, in preferenza catturati al volo, soprattutto vespe e api, ma anche coleotteri, lepidotteri, ditteri, libellule e cicale.
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tutti in attesa ...
Gruccioni (Merops apiaster)
Il Gruccione, diffuso in Africa nord-occidentale, Europa del sud e Asia occidentale, in Italia è migratore regolare e nidificante. Spesso presente lungo la costa tirrenica e adriatica, occasionale invece lungo i corsi d'acqua settentrionali e lungo la costa ionica. In Italia compare durante i passi di aprile-maggio e settembre-ottobre.
Il gruccione frequenta le aperte campagne alberate o cespugliose, spesso le rive dei fiumi con banchi sabbiosi e boschi con ampie radure.
Ha un aspetto inconfondibile: la livrea sfoggia vividi colori, con le parti superiori castane, le ali gialle, la coda e le parti inferiori verde blu, su cui fa spicco il giallo brillante della gola.
Ha un lungo becco, ricurvo, nero e, nell'adulto, le timoniere mediane sporgenti ed appuntite. Le zampe sono bruno-violetto e l'iride è rosso. La lunghezza massima è di 27cm.
Dispiega un volo ondulato con rapidi battiti d'ala, intervallati da tratti ad ali chiuse. Compie belle evoluzioni o veleggia elegantemente con volo planato durante la caccia.Nidifica in colonie su banchi sabbiosi presso le rive dei fiumi, in rovine o in aperta campagna, ponendo le uova in una camera circolare, senza lettiera, posta al termine di un lungo cunicolo inclinato, lungo 1-3 m, scavato da ambo i sessi. Le uova deposte in numero di 4-6 da metà giugno sono incubate da ambo i sessi.
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nascosto?
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un instante, un incontro #2
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un istante, un incontro
Una uscita sul Piave per fotografare i gruccioni, con qualche amico.
Un cenno di un amico più accorto di me, mi ha segnalato questa ghiotta occasione fotografica.
Pessima idea fotografare a mano libera con uno zoom duplicato un soggetto così delicato, però non erano possibili altre alternative pena la fuga del soggetto.
Si improvvisa, si prova: e talvolta si ottengono risultati da poter ricordare ... con semplicità, ma piacevoli.
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ai palù di Sernaglia #3
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iris sibirica #2
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iris sibirica
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solo ...
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due piccioncini ... ehmmm ... svassi!
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topo striato
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rosa di natale #2
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rosa di natale, Elleboro Helleborus niger
Racconta una leggenda europea che nella notte di Natale di tanti e tanti anni fa una bambina, che viveva con i genitori in una casetta al limite del bosco, era seduta su una pietra fuori della sua casa e piangeva con tanti singhiozzi e tante lacrime.
Una Fata, che l'aveva sentita piangere, scese accanto alla bimba e le domandò perchè piangesse.
Magdeleine, questo era il nome della bambina, le disse che piangeva perchè avrebbe voluto fare un regalo alla sua mamma che con lei era molto buona, ma erano poveri e non poteva comprare niente da regalare ed era ancora troppo piccola per poter fare qualche bella cosa da offrire.
La Fatina allora, la prese per mano e la condusse appena dentro al bosco al di la del prato.
Battè per terra con il suo bastone magico ed in quel punto nacque una piantina.
Era una piantina molto bella con le foglie di un bel verde brillante e uno stelo alto sul terreno.
Dopo poco tempo dalla cima della piantina spuntò un fiore.
I suoi petali erano bianchi con delicate sfumature rosate ed era un fiore molto, ma molto, speciale perchè era fiorito nel pieno dell'inverno quando tutte le piante e tutti i fiori dormono sotto la neve in attesa della primavera e del sole.
Magdeleine potè raccogliere un mazzetto di quei bellissimi fiori e li portò alla sua mamma che apprezzò molto il dono e la ringraziò abbracciandola stretta stretta.
Quel fiore, da allora e fino ai giorni nostri, fiorì tutti gli inverni nel periodo natalizio e per questo motivo fu chiamato La Rosa di Natale.
Ogni tanto è bello tornar bambini ...
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chi si muove e chi sta fermo
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... poi li riabbasso
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senza il ragno ... #2
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senza il ragno ...
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in the yellow river's rivers #2
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crocchio
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presence ...
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in the billabong #2
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Kakadu National Park: in the billabong
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the first crocodile
Si!
Abbiamo aspettato con ansia per quasi 3000km di vedere i tanto famosi coccodrilli australiani e finalmente, nel Geikie Gorge National Park molto vicino a Fitzroy Crossing nella parte interna del Western australia, vicino al confine con il Kimberley.
Qui vivono solo i FreshWater crocodile (coccodrilli di fiume) ritenuti non pericolosi per il genere umano: in pratica, non ci considerano prede.
Questo ci tranquillizza!
Uno spettacolo comunque vederli lungo il fiume, talvolta solo ad una decina di metri da noi intenti a riscaldarsi al sole.
Sono piccoli questi coccodrilli (raramente raggiungono i due metri di lunghezza), abitualmente raggiungono i 60-80 centrimetri e solo per questo (IMHO) non sono pericolosi per l'uomo.
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Australian Hawk
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shell beach ...
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papaveri #3
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papaveri #2
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papaveri #1
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composizione floreale spontanea
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Crocus albiflorus #3
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Crocus albiflorus #2
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Crocus albiflorus
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scilla bifolia
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... si riprende
Si, si riprende.
Riprendono la vita e la Natura (che in realtà mai si sono interrotte),
riprende questo Fotoblog, che un pò per pigrizia (tipica) un pò per vicissitudini inevitabili si era interrotto da circa 40 giorni.
Nel frattempo, numerose storie, piccole e grandi, significative o meno; qualcuna delle quali non mancherò di evidenziare anche qui.